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“Ogni pipa è un piccolo mondo”

In linea con il pensiero che "la natura è il vero artista e l'uomo la può solo interpretare" si pone la concezione con cui Michele dimostra tutta la sua eccellente bravura, che lo contraddistingue dagli altri costruttori di pipe. Michele è un maestro, gioca con la natura e come un bambino manipola oggetti diversi componendoli in un'armonia che solo lui è capace di scovare. Questo tipo di pipe è la sua firma.

Diego Morlin

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Membro dell'Accademia italiana della pipa

Mastri Pipai: Mimmo Romeo, Gabriele Dal Fiume, Davide Iafisco, Gioacchino Sauro.

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Per ogni membro appartenente all’Accademia, la perfezione costruttiva e l’alta qualità dei materiali è un modus vivendi, perché ogni pipa è un pezzo unico ed è espressione dell’artigiano che l’ha costruita.

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L’Accademia si pone come obiettivo principale quello di creare una Scuola italiana dell’high grade.

Michele Sottocasa, classe '83, ha studiato arti grafiche e fotografiche e successivamente graphic design. Ha lavorato come grafico e art director. La sua passione vera nel costruire pipe sboccia attorno agli anni 2010-2012. Sceglie un nome particolare, "la Biota" che in dialetto lombardo significa "nuda", in quanto la sua idea è che la pipa non può nascondere segreti ma dev'essere verità assoluta. Dev'essere cioè un oggetto in grado di dire tutto, senza l'esigenza di intermediari.
Michele è un uomo libero, svincolato da tipologie ricorrenti, autonomo anche nel suo modo di lavorare.
Nelle sue pipe sono evidenti due concezioni: da una parte la ripresa di riferimenti classici, però mantenendo una propria definizione e dall'altra la ripresa di riferimenti puramente naturali. 
Usa solo radica italiana a cui ama aggiungere inserzioni di spettacolari anelli in corno, corna di capriolo e essenze varie senza sbavature. La tecnica è di primordine.
Sono oggetti di collegamento diretto tra madre natura e l'uomo.

Diego Morlin

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